Le narrazioni sul polmone artificiale sono intimamente
intrecciate con le vite delle persone che si sono trovate costrette a vivere dipendendo
da questi dispositivi. Spesso, tuttavia il fatto di essere “confinati” in un
corpo inerme, si traduce per gli ammalati, in un’affermazione d’amore per la
vita.
Uno di questi casi è quello di Giovanna Romanato, genovese,
costretta da oltre cinquant’anni a vivere all’interno di un polmone d’acciaio.
A dieci anni, infatti, fu colpita dalla poliomielite, per cui ai tempi non
esisteva il vaccino, perdendo quindi la capacità di respirare autonomamente.
Ciò non ha impedito a Giovanna di condurre un’esistenza vissuta con dignità e
coraggio.
Copertina del Libro
La sua storia è narrata dal giornalista Enzo Melillo nel
libro La farfalla nel bozzolo d’acciaio. In questo libro-intervista,
si cerca di raccontare l’esperienza di una vita vissuta in un “grembo d’acciaio”,
compagno indesiderato, ma che ha consentito comunque una vita fatta non solo di
angoscia e dolore, ma anche di passione e forza d’animo.
Sito web di Giovanna Romanato
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