L’uso del polmone artificiale, come per altri dispositivi
medici, comporta dei rischi per l’eventuale insorgenza di problematiche ed
effetti collaterali.
·
Trombosi, dovuta ad infiltrazione di gas
nel flusso sanguigno durante il passaggio nell’ossigenatore; il problema può
essere affrontato riducendo la superficie di contatto tra sangue e gas, e
assumendo degli anticoagulanti;
·
Ischemia, soprattutto nel caso in cui
l’incannulazione avvenga in corrispondenza di vasi sanguigni che conducono agli
arti, i quali possono presentare quindi un insufficiente apporto di sangue; il
problema si riduce facendo uso di cannule back-flow, che consentono ad una parte del flusso di immettersi
nella direzione dell’arto;
·
Variazioni nella temperatura corporea: si ha
infatti che il sangue, nel suo percorso attraverso il circuito del dispositivo,
ceda del calore all’ambiente circostante, portandosi ad un livello termico
troppo basso e causando Ipotermia; il rischio è evitato facendo passare
il sangue attraverso un riscaldatore che ne controlla accuratamente la
temperatura prima della reimmissione nel corpo del paziente (di solito il
livello di normotermia viene leggermente ridotto per ridurre le funzioni metaboliche
dell’individuo);
·
Emolisi e Cavitazione: esse si
possono presentare nel caso in cui la pressione del condotto di drenaggio del
sangue del paziente sia troppo inferiore rispetto a quella corporea, producendo
quindi elevata turbolenza per il flusso sanguigno; si può evitare ciò mediante
un controllo dei componenti del circuito ed un’accurata regolazione dei
parametri dello stesso (ad esempio la velocità della pompa);
·
Emorragie, dovute a coagulazione del
sangue o lesioni dei vasi nei pressi dei punti di cannulazione, oppure ad
attività chirurgiche non perfettamente riuscite;
Si possono altresì avere
problematiche legate agli aspetti puramente meccanici del sistema, come rotture
di alcuni componenti del circuito, deconnessioni degli stessi dal circuito, dislocamenti
delle cannule (ovvero creazione di ginocchi).
Tali eventualità possono comportare l’interruzione della terapia, con rischi
molto elevati per il paziente.
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